Sommario
Satira e storia
La libertà è una risata - Introduzione Il grande dittatore Il duce, il Führer e Gambadilegno Occhio sono un gigante La satira antifascista

Il grande dittatore


Charlie Chaplin diresse e interpretò Il grande dittatore nel 1940. Nel film Chaplin interpreta due ruoli: un piccolo barbiere ebreo e il dittatore Adenoid Hynkel (i due si somigliano come due gocce d’acqua, cosa che permetterà al primo, dopo varie traversie, di sostituirsi al secondo e lanciare via radio, invece di una tremenda dichiarazione di guerra, un discorso ispirato a sentimenti umanitari). In questa scena sono presenti Hynkel (Chaplin, a sinistra) e il suo «collega» dittatore Bonito Napoloni (l’attore Jack Oakie, a destra, ovviamente caricatura di Benito Mussolini).

La provvidenza era in vena di ironia quando, esattamente cinquant’anni fa, dava ordine che Charlie Chaplin e Adolf Hitler facessero il loro ingresso nel mondo a quattro giorni di distanza l’uno dall’altro… Entrambi, in modi diversi, hanno espresso le idee, i sentimenti, le aspirazioni dei milioni di cittadini che si arrabattano fra le sfere più alte e quelle più umili della società; la data di nascita quasi comune e i baffetti identici (volutamente grotteschi in Chaplin) potrebbero essere stati preparati dalla natura stessa per sottolineare la natura analoga del loro genio; ché entrambi, senza dubbio, di genio sono dotati. Tutti e due rispecchiano la stessa realtà: la condizione del «piccolo uomo» nella società moderna; e tutti e due la rispecchiano in modo distorto, l’uno in senso positivo, l’altro in senso orribilmente negativo. In Chaplin, l’ometto è un clown, timido, inefficiente, pieno di infinite risorse ma sconcertato da un mondo che non ha posto per lui: se dà un morso a una mela ci trova un verme; i suoi pantaloni, lacero residuo di eleganza, lo fanno inciampare […]. È una figura eroica, […] che emula gli angeli nel suo comportamento ingenuo e nella sua grande capacità d’amore.

In Herr Hitler, invece, l’angelo è diventato un demonio; gli stivali senza suola si sono trasformati in Reitstiefeln;1 i pantaloni sformati in costume da cavallerizzo; il bastone da passeggio in un frustino; la bombetta in una bustina militare. Insomma, il vagabondo si è arruolato fra i cosiddetti Sturmtruppen: solo i baffi rimangono gli stessi.

 

1- Stivali da cavallerizzo.

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