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Cinema e Storia
Il Gattopardo - Introduzione La sequenza: l'annessione al Regno di Sardegna

La sequenza: l'annessione al Regno di Sardegna


Il 21 ottobre 1860, mentre il principe di Salina è in villeggiatura a Donnafugata con la sua famiglia, si svolge il plebiscito che sancirà l’annessione della Sicilia al Regno di Sardegna. La Sicilia possedeva in quel periodo 2.232.000 abitanti, mentre il corpo elettorale, a causa del sistema censitario, si fermava a 575.000. Dei 432.720 che si recarono alle urne, soltanto alcune centinaia votarono contro l’annessione. Nella sola città di Palermo, su 36.000 voti, i contrari all’annessione risultarono 20. Vi furono senza dubbio gravissime irregolarità e manipolazioni del consenso, ciò non toglie che la ventata di nuovo avesse già conquistato la società siciliana. Il consenso entusiastico che i Siciliani tributarono ai conquistatori dell’isola fu però di breve durata, come gli eventi successivi dimostrarono.

Un gruppo di uomini canta una canzone del Nord, La bella Gigogin. Sui muri delle case si leggono dei cartelli che inneggiano al plebiscito.

Sostenitori dell’annessione percorrono le strade del paese sventolando il tricolore, salutati dai concittadini.

Anche il principe si reca a votare, perché il plebiscito gli sembra il solo rimedio contro il disordine sociale. Quando entra nel seggio, il sindaco poco democraticamente gli consente di votare subito, lasciando gli altri cittadini in attesa.

Nella stanza del sindaco i giochi sembrano già fatti: sul muro campeggiano due ritratti, uno di Vittorio Emanuele II, futuro re d’Italia, e l’altro di Giuseppe Garibaldi.

Il sindaco comunica i risultati delle votazioni nel comune di Donnafugata: 512 voti su 512 votanti sono a favore dell’annessione della Sicilia al Regno di Sardegna. Anche a Donnafugata, località di fantasia, la totalità degli elettori è a favore dell’annessione.

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