Luther - Genio, ribelle, liberatore - Introduzione
Nella notte del 10 dicembre 1505 lo studente di scienze giuridiche Martin Lutero rimane sconvolto da un violento nubifragio che lo coglie in una strada di campagna. Come se tutta la potenza divina si fosse manifestata in una sola volta, il giovane prende la decisione di entrare in convento. Due anni dopo è un monaco agostiniano nel convento di Erfurt. Per carattere il monaco Martin è tormentato dai sensi di colpa e dall’idea di un Dio terribile e minaccioso. Viene inviato in missione a Roma, dove rimane sconvolto per la corruzione della città e per la vendita delle indulgenze. Divenuto professore di teologia all’Università di Wittenberg, inizia a esprimere i suoi dubbi sulle indulgenze e su altri temi religiosi. Le lezioni di Lutero fanno scalpore, ma ricevono anche un vasto consenso tra la popolazione tedesca, soprattutto dopo che, nel 1517, il monaco affigge sulla porta della chiesa di Wittenberg le famose 95 Tesi. L’attività di Lutero preoccupa le autorità ecclesiastiche e lo stesso papa, che scomunica il monaco in quanto eretico. Lutero rischia di essere catturato dall’imperatore Carlo V, ma trova un difensore nell’elettore di Sassonia, Federico il Saggio, che gli fa avere un salvacondotto per parlare alla Dieta di Worms nel 1521. Lutero rifiuta di ritrattare le sue tesi, perciò Federico lo nasconde a forza nel castello di Wartburg. Qui Lutero inizia la traduzione della Bibbia, mentre in molti territori tedeschi le sue teorie vengono interpretate come un invito alla rivolta sociale. Lutero, che nel frattempo si è sposato con Katharina von Bora, condanna le rivolte. Alla Dieta di Augusta, nel 1530, l’imperatore è costretto ad ascoltare il credo di Lutero.
L’intento divulgativo
Fin dalle prime immagini, Luther - Genio, ribelle, liberatore rivela il suo obiettivo principale: illustrare in maniera chiara ed esaustiva la vita di Martin Lutero e i primi passi del movimento religioso che ebbe origine dalla sua predicazione.
![La Bibbia di Lutero del 1534](/sites/default/files/styles/1_1_sm/public/img/p/more/Lutherbibel.jpg?h=1a654caf&itok=GCNcBce3)
Il famoso episodio del temporale che indusse Lutero a dedicarsi alla vita monastica, seguito dalla didascalia «Erfurt 1507» che segnala l’avvenuta consacrazione del monaco Martin, lascia intuire quale sarà lo stile del film: una narrazione semplice e lineare degli eventi più importanti, dando a ciascuno il giusto rilievo per farne cogliere il significato, e senza dimenticare gli episodi entrati nell’immaginario collettivo, di forte valore simbolico, anche a scapito della verità storica; è il caso dell’affissione delle 95 Tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg, probabilmente mai avvenuta, in quanto Lutero si limitò a inviare il documento per lettera all’arcivescovo Alberto di Magonza, seguendo la procedura ufficiale.
È evidente dunque l’impostazione divulgativa del film, come per insegnare agli spettatori ciò che ancora non conoscono, o per richiamare alla loro memoria gli elementi più significativi della nascita della Riforma, tratti dalla storia o dalla tradizione.
Temi importanti e delicati
Da una parte dunque abbiamo un approfondimento della figura di Lutero dal punto di vista biografico e psicologico, dall’altra vengono descritti i grandi avvenimenti storici fino alla Dieta di Augusta, dove, di fronte all’imperatore Carlo V, viene per la prima volta tentato un accordo tra protestanti e cattolici. Si tratta di una fase cruciale della vita di Lutero e della storia europea che va dal 1505 al 1530.
Come si è visto, il film cerca di esporre questo insieme di elementi, piuttosto ampio e difficile da trattare con il dovuto rigore, puntando su uno stile chiaro, funzionale all’intento divulgativo che lo caratterizza.
Non sono pertanto utilizzate soluzioni cinematografiche troppo originali, che rischierebbero di compromettere la chiarezza dell’assunto. Fanno eccezione le numerose ellissi, o salti temporali, senza le quali sarebbe impossibile rappresentare in un’ora e mezza fatti che si sono svolti in venticinque anni.