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Cultura e storia
Vienna, crogiolo di forze disumanizzanti - Introduzione La Vienna degli Asburgo, città dei paradossi L'architettura non fa più parte delle arti I morti non parlano

L'architettura non fa più parte delle arti


L’architetto Adolf Loos combatté contro l’idea di «arte» come arte «applicata», ovvero ridotta alla produzione di oggetti ornamentali di uso quotidiano: quegli stessi oggetti di cui sono piene le case della borghesia viennese.

«La casa deve piacere a chiunque, per distinguersi dall’arte che non deve piacere a nessuno, in quanto l’arte è un affare privato dell’artista. Non è così per la casa.

L’opera d’arte viene messa al mondo senza che vi sia necessità di usarla per qualcosa, la casa serve a un fine, l’opera d’arte non deve adattarsi a nessuno, la casa a chiunque; l’opera d’arte vuole strappare l’uomo dalla sua complaisance. 1 La casa deve servire alle sue comodità, l’opera d’arte è rivoluzionaria, la casa conservatrice…

Forse che la casa non ha nulla a che fare con l’arte e che l’architettura non fa parte delle arti? È questa la verità.» (A. Loos).


1- Comodità.

Questo edificio, progettato nel 1910 da Adolf Loos per la Sartoria Goldman & Salatsch, si trova in una centrale piazza viennese. La sua costruzione suscitò violente polemiche per la facciata completamente priva di decorazioni: addirittura il sindaco di Vienna e un deputato intervennero pretendendo dai committenti un nuovo progetto.

Goldman e Salatsch allora si rivolsero all’Associazione Austriaca degli Ingegneri e degli Architetti per organizzare un concorso di idee. Ma l’Associazione stessa raccomandò ai suoi iscritti di boicottare il concorso per non mettere in discussione l’opera di un collega.

Forte di questa solidarietà Loos concesse solo una piccola variante: l’inserimento di alcune fioriere nella facciata. Anzi, in una polemica conferenza del dicembre 1911 precisò: «Sia chiaro: le colonne non sono affatto un ornamento, bensì una struttura architettonica e io dichiaro che non sono affatto ornamentali. Che la casa potesse star su anche senza colonne è affar mio. I coefficienti di sicurezza che voglio utilizzare sono una questione che riguarda soltanto me».

Le autorità si dovettero rassegnare, e nel 1912 concessero l’agibilità al nuovo edificio.

L’architetto

L’architetto

Adolf Loos (Brno 1870-Kalksburg 1933) affiancò all’attività di architetto una notevole riflessione teorica, rivolta ad una maggiore adesione alla realtà rispetto a correnti dell’epoca come la Secessione. Questo lo condusse all’isolamento, fatta eccezione per alcuni esponenti delle avanguardie artistiche europee. Nel 1908 compose il famoso saggio Ornamento e delitto.

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