Impariamo a riconoscere i simboli in un’immagine
Nelle opere d’arte vengono spesso rappresentati oggetti che assumono un significato simbolico, rimandano cioè a qualcosa di diverso da quello che sono. I simboli servono all’artista per rappresentare delle sensazioni e dei concetti difficili da esprimere. Per interpretare l’immagine e il suo significato simbolico occorre quindi:
- conoscere il significato dei simboli;
- riconoscere il personaggio, l’ambiente o l’avvenimento a cui l’immagine si riferisce;
- conoscere il contesto storico in cui l’opera è stata realizzata e il suo autore;
- individuare eventuali riferimenti ad altri periodi storici.
I simboli più frequenti
I simboli nell’arte sono moltissimi; qui ne indichiamo solo alcuni fra i più diffusi, ma puoi conoscerne altri consultando un dizionario dei simboli.
- Alloro o lauro: come tutte le piante sempreverdi indica l’immortalità; per questo è il simbolo della gloria sia militare sia culturale.
- Aquila: regina degli uccelli, rappresenta l’autorità imperiale.
- Bastone: ha diversi significati; può essere un’arma anche magica (ad esempio la bacchetta delle fate o dei maghi), un sostegno e un appoggio (per il pastore o per il pellegrino o ancora il pastorale per il vescovo), un segno di comando (nella versione dello scettro).
- Bilancia: è il simbolo della giustizia, della misura, dell’equilibrio, perché serve a soppesare le azioni, quindi della legge.
- Corona: il significato di questo oggetto deriva da tre fattori:
- è circolare, quindi indica una forma perfetta, come il cielo;
- si pone sulla testa, quindi indica la mente ma anche un dono venuto dall’alto;
- è un oggetto che collega l’incoronato alla terra e al cielo e rappresenta dunque un potere superiore, la regalità; se è a punte simboleggia i raggi del sole, se è a cupola rappresenta un potere universale.
- Falce: è il simbolo della morte perché, come la morte, colpisce senza distinzione tutte le cose.
- Giglio: è bianco e indica candore, purezza, innocenza.
- Ginocchio: antiche tradizioni fanno del ginocchio la sede principale della forza del corpo umano, quindi il simbolo dell’autorità dell’uomo e della sua potenza sociale. Di qui le espressioni «piegare il ginocchio» = fare atto di umiltà; «far piegare le ginocchia» = imporre la propria volontà; «inginocchiarsi» = fare atto di omaggio e di devozione; «toccare le ginocchia» = chiedere protezione.
- Libro: è il simbolo della sapienza, della saggezza, della conoscenza; può essere chiuso, se conserva il suo segreto, aperto se chi lo legge comprende i contenuti.
- Mondo: indica l’universalità e per la sua sfericità simboleggia la perfezione.
- Rosso: è il colore del fuoco e del sangue, simboleggia la forza, lo spirito del fuoco, quindi la passione e l’amore; ma anche la forza guerriera. Abbinato all’oro e al bianco indica la forza vitale.
- Scettro: segno di autorità e comando.
- Spada: è il simbolo della forza militare e del coraggio; la forza della spada può servire a distruggere l’ingiustizia, l’ignoranza, la malvagità, ha perciò un significato positivo come strumento utile al mantenimento della pace e della giustizia; è naturalmente anche simbolo di guerra, ma in mano ai cavalieri e agli eroi cristiani diventa arma nobile.
- Trono: come il piedistallo ha la funzione di sostenere la gloria; è quindi simbolo di potere e di sovranità.
Il caso de L’incoronazione di Napoleone
Proviamo a riconoscere i simboli nell’immagine de L’incoronazione di Napoleone.
- Rosso, bianco e oro: sono i colori degli abiti dell’imperatore e dell’imperatrice; simboleggiano la forza vitale dei sovrani e dell’impero.
- La corona: ce ne sono due: una è già sul capo di Napoleone; l’altra, più grande e a cupola, rappresenta il potere universale ed è nelle mani di Napoleone che sta per porsela sul capo.
- In ginocchio: l’imperatrice si inginocchia davanti a Napoleone in segno di sottomissione.
- La croce: rappresenta la Chiesa cristiana.
- I vescovi e il papa con il pastorale: rappresentano l’autorità della Chiesa.
Questi elementi ci fanno comprendere lo scopo del dipinto: il pittore David vuole esprimere la potenza, l’autorità, la sovranità di Napoleone di fronte alla Francia e alla Chiesa stessa.
Giuseppina Beauharnais, moglie di Napoleone, si inginocchia in segno di sottomissione all’imperatore.
Il papa ha consacrato l’imperatore nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi e ora assiste con i vescovi alla cerimonia con il pastorale, simbolo del suo potere spirituale e dell’autorità della Chiesa.
L’imperatore ha su di sé tutti i simboli del potere: il mantello rosso, d’oro e d’ermellino, porta sul capo la corona d’alloro che imita gli imperatori romani.