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Arte e Storia
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La morte di Marat


Questo dipinto fu una delle opere più importanti dell’arte figurativa a cavallo del XIX secolo. Raffigura la morte di Marat, uno dei leader del movimento giacobino, fondatore del giornale «L’amico del popolo» che aveva incendiato gli animi dei rivoluzionari.

Marat cadde il 13 luglio 1793 sotto i colpi di pugnale di una giovane normanna, Charlotte Corday, una nobile, discendente del drammaturgo Pierre Corneille. La donna si era fatta ricevere da Marat che era immerso nella vasca da bagno, e a tradimento lo pugnalò.

Così giustificò il suo gesto di fronte al tribunale che la condannò a morte: «Ho ucciso un uomo per salvarne 100.000». Marat venne considerato dai rivoluzionari e dallo stesso David come un santo, un «martire» caduto per il riscatto del popolo.

 

Immagine commentata - La morte di Marat

Sopra . Jacques-Louis David, La morte di Marat, 1793. Bruxelles, Museo Reale delle Belle Arti del Belgio.

 

  1. Marat è immerso nella vasca da bagno, dove cercava di lenire i terribili dolori di un eczema che lo deturpava.
  2. Marat viene ritratto già assassinato: il pugnale e il lenzuolo insanguinati sono gli unici segni del delitto. L’assassina, Charlotte Corday, non è raffigurata, quasi a volerne far perdere definitivamente la memoria.
  3. I particolari sono ridotti all’essenziale e sottolineano la totale povertà in cui il «giusto» si ostinava a vivere.
  4. In mano ha ancora il foglio e la penna con cui stava compiendo il suo ultimo gesto in favore di un cittadino.
  5. In primo piano risalta la dedica che il pittore ha posto sul legno del tavolo sopra il quale Marat poggiava carta, penna e calamaio. È questo un modo per manifestare la propria commozione e, al tempo stesso, commentare l’accaduto, interpretandolo dal punto di vista morale e educativo.
  6. La posizione del cadavere richiama in modo evidente il modello iconografico della Deposizione nel sepolcro di Caravaggio che rappresenta il corpo di Cristo, martire e salvatore dell’umanità. Il braccio abbandonato e la testa reclinata esprimono con efficacia il senso della morte; nel caso di Marat, la morte di un martire laico della rivoluzione, salvatore del popolo.

 

Sotto. Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, Deposizione nel sepolcro, 1600- 1604 ca. Roma, Pinacoteca Vaticana.

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