Un documento della paura degli ebrei
Il Miracolo dell’ostia profanata dipinto da Paolo Uccello documenta una della paure che si nutrivano a proposito degli ebrei: che profanassero le ostie consacrate.
La predella della pala d’altare
Tra il 1467 e il 1468 Paolo Uccello fu incaricato dalla compagnia del Corpus Domini di Urbino di dipingere sei tavole che dovevano illustrare il Miracolo dell’ostia profanata. Le tavole unite avrebbero costituito la predella di una grande pala d’altare: la predella è nella sostanza il gradino che soprelevava l’altare e le tavole servivano appunto a decorarlo. Il soggetto è un famoso miracolo che si credeva avvenuto a Parigi nel 1290: narra di un’ostia che viene venduta a un ebreo e inizia a sanguinare copiosamente quando questi tenta di profanarla.
Seconda scena
L’ebreo, tornato a casa, per disprezzo mette l’ostia a friggere in una padella nel camino. L’ostia profanata comincia a sanguinare in modo così copioso che il sangue esce dalla porta di casa e fa scoprire questo orribile delitto alla popolazione della città. I cittadini sono rabbiosi per quanto sta accadendo: vogliono arrestare non solo la donna che ha venduto l’ostia ma anche il mercante ebreo e la sua famiglia.