Sommario
Storia di copertina
Incontri e scontri di civiltà: vino, birra o niente? La cultura alimentare nel Medioevo I Germani visti dai Romani Diffusione della birra e identità cristiana del vino “Questo non lo posso mangiare!” Il digiuno e l’astinenza nella Chiesa Le regole alimentari islamiche

I Germani visti dai Romani


Alla fine del I secolo d.C., i Germani vengono lodati dal romano Tacito per l’austerità dei loro costumi. Avevano, però, un punto debole: la passione per le bevande alcoliche, in particolare per la birra.

Dai tempi dell’impero romano a quello di Carlo Magno mettere a confronto il vino e la birra era un fatto usuale proprio perché sin da allora erano ritenuti l’espressione di culture alimentari diverse. Così Tacito, lo storico latino autore di una famosa opera sui Germani, dopo aver descritto l’ambiente e gli usi dei Germani si sofferma sulle abitudini alimentari di questo popolo: Come bevanda hanno un liquido, ricavato dall’orzo o dal frumento, fermentato pressappoco come il vino.
I più vicini ai fiumi comprano anche vino. Semplici i cibi: frutti di campo, selvaggina fresca, latte cagliato: scacciano la fame senza sontuosità e raffinatezze culinarie. Non sono altrettanto temperanti invece contro la sete. Se si asseconda il loro debole per l’ubriachezza, offrendo quanto desiderano, possono essere vinti coi vizi meglio che con le armi. (Germania, 23)

Evariste-Vital Luminais (1822-1896), I Goti guadano un fiume.

Tacito non parla esplicitamente di birra, ma di un “liquido ricavato dal frumento o dall’orzo”, lasciato fermentare come il vino. Sappiamo però che tra i Romani esisteva già il termine “cervisia” per indicare la birra: la radice del nome faceva infatti riferimento a Cerere, la divinità delle messi e della fertilità, si riferiva quindi agli ingredienti utilizzati dai Germani per produrre la loro bevanda. Un termine che oggi è rimasto nella lingua spagnola: “cerveza”. Solo dal XVI secolo si diffuse in Europa la variante del termine “beor” o “bior”, di origine germanica, che indicava generalmente una bevanda forte; da cui l’italiano “birra”, il francese “bière”, l’inglese “beer”, il gaelico dell’Irlanda “beoir”.

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